Gnocchi con ragù di capriolo

E se avanza un po’ di fesa? Naturale conseguenza della ricetta precedente è questa: fare un ragù di capriolo. Gnocchi di kamut (grano di origine egiziana, con poche calorie rispetto a quello tradizionale), un po’ di pomodoro, l’immancabile sedano-carota-cipolla e un velo di parmigiano reggiano grattugiato. Una ricetta semplicissima, che scalda il cuore, da fare cuocere in casseruola, possibilmente di ghisa o ceramica, con coperchio per avere un ragù di capriolo tagliato a coltello con i fiocchi.

Oh, nell’impasto degli gnocchi c’è chi ci mette anche l’uovo, ma a me risultano più soffici e gustosi senza. Se le patate sono buone e si lascia l’impasto alla giusta morbidezza (eventualmente basta fare una prova in acqua bollente) l’uovo a mio parere non serve.

Gnocchi con ragù di capriolo

Gnocchi con ragù di capriolo

Gnocchi con ragù di capriolo

Ingredienti (per 2 persone)

per gli gnocchi

patate a pasta bianca | 150 g
farina di kamut 00 | qb
sale | qb

per il ragù di capriolo

fesa di capriolo | 80 g
passata di pomodoro | 100 g
vino rosso | mezzo bicchiere
erbe aromatiche miste (rosmarino, salvia) | qb
sedano, carota, cipolla  | 50 g
olio extra vergine d’oliva | qb
sale e pepe | qb
parmigiano reggiano 36 mesi | qb da grattugiare

Procedimento

Cuocere le patate in pentola a pressione per una ventina di minuti (dipende dalla grandezza delle stesse ovviamente) con la buccia.

Passarle allo schiacciapatate ancora calde (volendo anche con la buccia che tanto resta dentro). Aggiungere il sale, tanta farina quanto basta a rendere il composto lavorabile, ma ancora morbido. Stendere un “serpente di pasta” e tagliare gli gnocchi di kamnut. Se non si mangiano subito, meglio dar loro una sbollentata e raffreddarli velocemente in una terrina con ghiaccio, dove si lasciano fino ad un nuovo tuffo in acqua prima di condirli e mangiarli (durano anche un giorno o due).

Per il ragù di capriolo far andare a fuoco medio il trito di sedano, carota, cipolla con abbondante olio d’oliva. Tagliare la fesa a piccoli pezzi con il coltello. Rosolarla. Aggiungere il vino. Farlo evaporare.

Aggiungere anche il pomodoro e un mazzetto di erbe aromatiche, sale e pepe. Abbassare il fuoco al minimo. Coprire e lasciare sobbollire il ragù di capriolo fino a che non si asciuga il sugo. Aggiungere a man a mano, quando serve, poco alla volta, un altro po’ di acqua calda e far andare ancora una mezz’ora in totale il ragù di capriolo.

Saltare gli gnocchi nel sugo prima di servirli con un po’ di parmigiano reggiano grattugiato, se si vuole sopra il ragù di capriolo.

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