Metti di diver andare per lavoro ufficialmente a Malmo e di avere il volo che atterra e riparte nella gastronomica Copenhagen. Vuoi non trovare dove mangiare qualcosa di buono e vedere dei posti per i quali perdere la testa nelle ore di lasco tra lavoro e volo? Impossibile. Almeno per me.
Per cominciare un caffè espresso Copenhangen style
Anzitutto, siccome il volo parte presto e la sveglia è stata nel mio caso alle 4 di mattina, c’è da sapere che a Copenhagen il caffè espresso lo fanno in genere più buono di quello che si trova nella media dei bar italiani. Da noi alle volte è amaro e bruciato, stranamente nella capitale della Danimarca lo puoi bere senza zucchero. C’è un ma: costa tipo 5 euro a tazzina, se vi va bene. Un posto molto carino è Wecycle Copenhagen vicino alla zona commerciale, alla metro Kongens Nytorv e al famoso canale con le casette. Ci si trova immersi tra biciclette antiche, sedili in pelle, candele e materiali di un tempo, con muri lindi lucenti e non un filo di polvere.
Altro posto dove ho assaggiato un buon cappuccino è Lagkagenhuset, un fornaio con qualche tavolino. Ha anche super brioche tipo cannella, scorze d’arancia e uvetta o splendide paste alla frutta. Qui si è vicino Christianshavn, proprio di fronte alla fermata della metro, a circa 20 minuti dall’aeroporto. Un ottimo luogo dove partire per visitare il quartiere di Christiania, dove non si potrebbero fare foto.
Perché visitare Copenhagen Christiania?
Ecco io ci tengo alla mia italianità e non ho resistito all’entrata del ristorante di Christiania la foto l’ho fatta. Ha pure dei piatti che fanno gola per un’esperienza gastronomica Copenhagen. Anche se canne, murales, graffiti, piante di maria e tante altre scene di gente fatta non serve fotografarle, vi resteranno impresse coloratissime, comunque, nella memoria. E’ il quartiere libero, dove uscendo vi scrivono pure bentornati in UE. Appena fuori ci si trova tra i canali, pieni di mamme con risciò dove portano a spasso uno o più bimbi.
Copenhagen si può girare in bici, è pieno di strade dedicate o a piedi. Non è impossibile se vi piace fare chilometri. Una quindicina, perché c’è da vedere l’Opera house, la piazza con il palazzo di Amalienborg e la zona finanziaria, la Sirenetta nel lucido mare del Nord (che è affollatissima di turisti, ma è pure piccolissima) e l’adiacente parco con l’ex caserma militare con i mulini.
The Union Kitchen Copenhagen
Se vi viene fame a questo punto siete autorizzati a fare un brunch o mangiare un’insalata. Tra Amalienburg e Nytorv è pieno di locali. Uno dei più gettonati è The Union Kitchen, un’esperienza gastronomica Copenhagen. Potete bere un aperitivo e mangiare qualcosa nei pochi tavoli di fronte alla strada o andare all’interno nei piccoli tavolini in legno di fronte al bancone del bar. Verdura, frutta, salsiccia, insalata, patatine al tartufo, salmone e uova, lenticchie e patate dolci tutto è un po’ mescolato. Insomma, si mangia un piatto unico, con ingredienti freschi e bilanciati, senza dissanguarsi con ottima birra locale.
Oh poi ci sono gli stabilimenti della birra Carlsberg da visitare volendo, la stazione dei treni ottocentesca centrale accanto ai giardini di Tivoli, che poi è un mega luna park (dove entrare è 36 euro tipo Gardaland), il primo hotel di design al mondo, il palazzo del municipio, quello della borsa, con i draghi intrecciati nel tetto e i mercati. Ma lì è il caso di passare anche qualche fermata della metro o i piedi protesteranno. Ne parliamo al prossimo post.