Cosa vedere Istanbul – parte 1

E’ raro trovarsi così a proprio agio in un paese estero. Per giunta ai confini con l’Asia. Eppure a me la Turchia ha fatto questo effetto qui. Cosa vedere Istanbul? E’ semplice, colori magici, suoni armoniosi, un caos disorientante, gente ovunque, eppure se domani mi dicessero “Devi trasferirti ad Istanbul” non avrei il minimo dubbio, ci andrei diretta con il primo volo. Dall’Italia ci si arriva in circa due ore in quella lingua di terra dove finisce l’Europa, che il Bosforo separa dall’Asia.

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Tanto per non lasciarvi all’oscuro delle foto (da sopra a sinistra) ecco un’infarinatura su cosa vedere Istanbul: vista dal ponte Galata di Sülemaniye camii (altrimenti “beceramente” detta moschea di Su le mani!), gli interni di Santa Sofia (Aya Sofia), il primo ponte sul Bosforo, che unisce Asia e Europa costruito nel lontano 1973 e alcuni specchietti (per le allodole che poi li comperano) al gran bazaar.

L’atmosfera della città è davvero affascinate, soprattutto al tramonto e alla sera, quando si accendono le luci colorate su tutta la città che ne esaltano l’architettura e fanno luccicare il corno d’oro e il Bosforo, due attrazioni che non possono mancare nel cosa vedere Istanbul. A dispetto di quanto potrebbe sembrare, dietro l’aria apparentemente poco raccomandabile dei turchi si nasconde una gentilezza davvero rara e genuina. Questione di abituarsi ai richiami per la preghiera che arrivano con gli altoparlanti in tutta la città e al caos metropolitano, con una pulizia, comunque, invidiabile rispetto a tante grandi città italiane. Ovunque si trova cibo, spesso ottimo e a prezzi davvero bassi – come d’altronde tutto il resto, volo escluso -, ma di questo ne parleremo la prossima puntata.

Qui sopra, sempre da sinistra in alto a scendere, per la serie cosa vedere Istanbul, trovate un uomo che per una lira turca (circa 40 cent oggi) vende dei deliziosi spiedini d’ananas freschi nella via che da Istiklal, la via dello shopping, conduce a Karakoy, vicino al ponte Galata, proprio sotto l’omonima torre. A seguire l’interno di palazzo Topkapi, per la precisione nell’harem, la parte meno affollata e più bella, a mio parere. Poi una vista della moschea blu, la più grande della città, con sei minareti, da Santa Sofia e l’interno decorato del bazaar.

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