Agrigento uguale Valle dei Templi, punto. Beh, non proprio. Anche dal punto di vista naturalistico questa provincia della Sicilia ha davvero bellezze rare. Ci sono spiagge Agrigento che meritano proprio. Consiglio come punto di appoggio Sciacca.
Personalmente spero che un giorno il turismo di massa non le scopra. Sia la scala dei turchi, sia la riserva naturale Wwf di Torre Salsa, sia Capo bianco e la spiaggia di Eraclea Minoa meritano una visita. Se la prima e le ultime ormai sono sulla buona strada per diventare meta di migliaia di passanti e, neppure in una giornata con un po’ di nubi, ci si trova mai soli; l’altra, complice anche la scarsa segnaletica, è un oasi sul serio.
Scala dei Turchi
La roccia bianchissima modellata dal vento (ma anche da qualche incivile che incide il classico “Ti amo Rosaria) riflette splendidamente il sole creando un paesaggio surreale e lunare. Più di quanto possa fare un grattacielo. Queste rocce sono falesie in marna, arrivano in altezza a superare anche il chilometro. Detto questo occhio a non passare sulla proprietà privata di chi ha cantieri da quelle parti. I siciliani potrebbero farvi capire che siete al momento sbagliato nel posto sbagliato. E pensare che anche la Scala dei Turchi – è stato scoperto, recentemente – appartiene ad un privato. Belle storie italiane, che seguono alla candidatura Unesco del 2007.
Riserva Torre Salsa
Meravigliose pareti, anche se non grandi come la scala dei Turchi si trovano anche nella riserva di Torre Salsa. Qui il fatto che ci siano pochi turisti, anzi pochi anche i locali, è aiutata da segnaletiche fantasiose che ad ogni uscita della superstrada E931 o SS115, peraltro piena di giunti, vi dicono che lì c’è quel che cercate. Insomma, alla riserva torre salsa come arrivare non è facile.
Se volete vedere natura selvaggia e spiagge incontaminate l’uscita da Sciacca direzione Agrigento è quella successiva a Ribera. L’indicazione per la riserva torre salsa spiaggia è foce del fiume Platani. Non avventuratevi in auto a fare rally. C’è da camminare un buon chilometro e mezzo in mezzo a qualche tafano, ma ne vale la pena. Prendete acqua e cibo, non troverete nulla. Tranne pesce eventualmente 😉
Se volete una impagabile vista dall’alto o riserva naturale di torre salsa vegetazione, invece, seguite le indicazioni per il centro visite di Montallegro. Io non l’ho visto perché irrimediabilmente in restauro (mah), ma pare che su appuntamento qualche informazione per chi visita la zona in teoria ci sia.
Le spiagge da Realmonte, dove c’è la Scala, a Siculiana, ad Eraclea Minoa, a Sciacca (San Marco), a Menfi e persino Porto Empedocle (se riuscite a cancellare l’industria metalmeccanica invadente, anche sullo sfondo della scala dei turchi) sono meravigliose, ampie e di sabbia. Da evitare, a meno che non siate amanti del genere, Ribera. Solo sassi. Per di più ho testato un “ottimo” spritz ad 8 euro con una fetta di limone. Notare che Ribera è la città delle arance. Gettonatissime poi le seconde case.
Eraclea Minoa e capo bianco
Qui si trovano un paio di ristoranti e qualche camperista. Vedere dall’alto Eraclea è meraviglioso (seguire per gli scavi archeologici, non per il paese). Ma anche andare a fare una passeggiata, di 5-6 chilometri vicino capo bianco non è rilassante, di più.
Interessantissimo è vedere come le rocce di capo bianco sono stratificate. Anche queste sono alte centinaia di metri e impressionanti. Il mare è trasparente e basso solo sul lato di Capo bianco. Ci tornerei subito, anche solo per un’ora. Queste immagini credo parlino da sole.